LECCE- La giustizia va in crisi nel Palazzo di viale De Pietro. Ben tredici processi sono stati rinviati per ragioni d’ufficio. La causa è presto detta: “Assenza di aule”. Un motivo che ha lasciato a bocca aperta quanti (avvocati, parti civili, testimoni, ctu) nonostante il maltempo si sono recati in Tribunale per far valere i propri diritti e svolgere i propri doveri.
In tutto il Palazzo di Giustizia, almeno secondo quanto asserito dai due giudici davanti ai quali si sarebbero dovuti svolgere i processi, sarebbero mancati gli spazi per le udienze.
“Impossibile- dichiara il presidente della Corte d’Appello di Lecce Mario Buffa– le aule a disposizione sono sufficienti. La Corte ha messo a disposizione tutte quelle che aveva, trattenendo per sé solo quella in cui normalmente si celebrano i processi davanti alla Corte d’Assise d’Appello. Di sicuro si è trattato di un semplice problema di organizzazione”.
Intanto i processi sono stati rinviati per ragioni d’ufficio. Ragioni che non sono sufficienti a sospendere i termini di prescrizione. Per 7 delle cause il rinvio è stato di 5 mesi. Cinque mesi persi, col rischio che, in caso di altri rinvii, divengano inutili tutte le indagini e vana l’attività giudiziaria già svolta.
La speranza è che si tratti di un caso isolato, ma è difficile dirlo. Le conseguenze dell’accorpamento delle sezioni distaccate della provincia di Lecce continuano a produrre i loro effetti e, per il momento, non si parla di effetti positivi.