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Lecce, vincere per dare continuità

LECCE- Dopo la vittoria che vale quanto una buona dose di fiducia, un toccasana piu’ per il morale che non per il corpo, dal momento che il bel gioco con tutte le attenuanti del caso, a Pagani non si è certamente visto, le brutte notizie sembrano quasi aver allentato la presa in casa Lecce.

L’infermeria si svuota lentamente e aumenta pian piano il numero dei disponibili per il tecnico. Bogliacino e Rullo lavorano con il gruppo e questo potrebbe dire che i due, ma principalmente il centrocampista uruguaiano, potrebbe tornare a respirare il clima partita già da domenica prossima contro il Gubbio. Il giocatore è stato costretto ad un lungo stop da un infortunio e la sua assenza, in termini di qualità si è vista tutta. Non sarà la medicina a tutti i mali del Lecce, ma Bogliacino è certamente un elemento cardine nello scacchiere tattico di mister Lerda. Non tornerà invece in campo prima di almeno tre settimane l’attaccante Fabrizio Miccoli che prosegue il recupero tramite un programma di lavoro personalizzato.

Parfait e Papini arricchiscono il ventaglio di scelte del tecnico di Fossano. Chi invece rischia un lungo stop è Bellazzini reduce da in infortunio muscolare accorso al suo rientro contro la Paganese dopo pochi minuti di gioco. Problemi, per usare un eufemismo, di abbondanza all’orizzonte per Lerda che con l’organico quasi al completo comunque avrà l’opportunità di valutare piu’ di un giocatore per ruolo. Ma i risultati si contano sulla base della solidità ed interpretazione dei moduli, nochè attraverso l’efficacia degli stessi, il sovraffollamento serve solo a permettere di allontanare le emergenze nello schierare una formazione.

La solidità e l’equilibrio in queste ultime gare il Lecce sembra averli in parte trovati. Nessun gol subito nelle due ultime uscite in campionato dicono che la rotta probabilmente sia quasi invertita rispetto alle prime quattro gare di campionato quando la difesa con i suoi 10 gol sulle spalle risultava la piu’ battuta. Naturalmente si deve tenere in considerazione anche il valore della propensione offensiva degli avversari incontrati.

Il Barletta che ancora non ha segnato neppure un gol e la Paganese che ne ha siglati appena 4, non sono test che garantiscono verità in assoluto ma certamente al tempo stesso sono un punto di partenza. Domenica al Via del Mare arriva il Gubbio e questo sarà una prova attendibile sia per la qualità di gioco che la formazione umbra esprime sia perchè la propoensione al gol della squadra di mister Bucchi non è paragonabile a quella del Barletta o della Paganese.

Il Lecce riparte dalla mini serie di risultati utili consecutivi, un pareggio e una vittoria, 4 punti su sei disponibili in due match, riparte anche dalla rosa che si avvicina all’essere al completo, riparte dall’aver cancellato lo 0 dalla casella delle vittorie e dai gol subiti. Resta ora da eliminare lo zero per quanto riguarda le vittorie in casa. Il risultato è quello che conta in questo momento, la “sostanza” per usare le parole di mister Lerda, anche a scapito della qualità.

Il bel gioco che ancora non si è visto puo’ attendere per il momento. Concretezza è la parola d’ordine, e per concretezza si intende vincere anche contro il Gubbio per non vanificare l’impegno e la vittoria visti a Pagani.

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