BRINDISI- Non c’è più tempo. Non c’è più tempo per un Paese che necessita di una scuola più efficiente, più funzionante, più moderna. E’ questo il grido lanciato dagli studenti che in mattinata a Brindisi sono scesi in piazza, per le strade, a manifestare per il loro diritto allo studio, un diritto negato dai soliti problemi che attanagliano l’istruzione pubblica.
Così a finire dietro la lavagna sono le note questioni del caro libri e del malfunzionamento dei trasporti, questioni più volte impugnate dagli studenti tanto che se si vorrebbe si potrebbero scrivere temi e temi d’italiano.Lo scopo ovvio della manifestazione è quello di mandare un messaggio alle istituzioni
Inevitabile parlare dei disagi causati dai trasporti. Pullman scassati, sovraffollati e in ritardo, abbastanza per parlare di diritto allo studio negato.
Curioso come la manifestazione arrivi a pochi giorni dalla pubblicazioni dei dati Ocse che, in tutta Europa, relegano gli studenti italiani ai bassifondi della classifica. Insomma, studenti italiani somari, Ma forse, non è neppure colpa loro. E forse, Non c’è più tempo!