“Scacco agli Imperiali”, il boss nega le accuse: “Mai comprate quelle armi”

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FRANCAVILLA- Traffico di armi da guerra per la Scu, ha negato ogni addebito e ha respinto tutte le accuse il 50enne francavillese Giancarlo Capobianco che, nel carcere di Lecce presso cui è detenuto, ha sostenuto l’interrogatorio di garanzia di fronte al gip Alberta Martalò.

Capobianco, detto zio Carlone, indagato insieme ad altri 11, tra Francavilla e Mesagne, accusati a vario titolo di aver acquistato e detenuto un piccolo arsenale poi sequestrato in parte dai carabinieri, ha contestato le dichiarazioni “Incastranti” forniti dai collaboratori di giustizia, su tutti Ercole Penna. Si è invece avvalso della facoltà di non rispondere il 43enne di Mesagne Vito Stano che, difeso dall’avvocato Raffaele Missere, è stato interrogato in rogatoria presso il carcere di Taranto.

 

 

 

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