LECCE– “Di certo, non potremo evitare di chiedere conto di quanto abbiamo visto in onda”. A prometterlo è il dirigente dell’Ufficio Cultura e Turismo a Palazzo Carafa, Nicola Elia, in vista dell’incontro convocato per il pomeriggio, alla presenza dell’assessore al ramo, Luigi Coclite, con il Cts, il gestore dell’ info point del Sedile, oggi chiuso, e finito nella tempesta assieme a quello di via Vittorio Emanuele, dopo il servizio di Telerama, che ha portato a galla chiare anomalie.
Come documentato dalle nostre telecamere, l’ufficio di promozione turistica trattiene per sé, infatti, il 15% su ogni voucher staccato. Il dubbio è se sia una percentuale non prevista spillata ai vacanzieri oppure una caparra da versare regolarmente per la prenotazione di una stanza. Ciò che appare certo, tuttavia, è a che “beneficiare” del dirottamento dei turisti in una piuttosto che in un’altra struttura è una rosa di b&b affiliati, non si capisce ancora con quali criteri. Poi, ci sono le ricevute che sono state rilasciate fino a qualche giorno fa da Lecce Multi Servizi invece che dal CTS Oltremare, che ufficialmente è l’affidatario. Stranezza che ha portato Palazzo Carafa a vietare ora la vendita affidata a terzi.
Sono tutti nodi che dovranno venire al pettine in questo pomeriggio e che già ieri sono stati affrontati in commissione Controllo e Garanzia. Nodi da sviscerare assieme a quelli più strettamente logistici, legati agli orari di apertura per il mese di ottobre. L’info point, nelle intenzioni del Comune, dovrebbe rimanere attivo, ma il Cts ha già comunicato di non voler accettare il rinnovo della proroga disposta da Palazzo Carafa a fine settembre. Un pantano, in attesa che il Tar definisca il contenzioso in corso per la scelta definitiva dell’affidatario.
La sentenza, però, potrebbe arrivare anche a dicembre. Nel frattempo, oggi si dovrà capire se e soprattutto come gli info point dovranno rimanere aperti.