Politica

Berlusconi vota la fiducia al Governo Letta, vince la linea di Fitto

BARI- La crisi di Governo rientra, la scissione del Pdl No, nonostante il clamoroso ripensamento di Silvio Berlusconi che spiazza l’aula del Senato proprio un attimo prima di votare la fiducia richiesta dal  presidente del Consiglio Enrico Letta.

Il percorso che ha condotto a questa brusca inversione di marcia, è stato travagliato, sofferto e non ha evitato di lasciare i segni della battaglia sul campo.

Che il Pdl non fosse compatto lo si sapeva da tempo. E che la maggior parte dei parlamentari volesse far rientrare la crisi evitando uno scossone come il ritorno alle urne, si sapeva. Ma Silvio Berlusconi era intenzionato a tirar dritto, anche se più d’uno della pattuglia pugliese aveva lasciato circolare la voce di un possibile ripensamento. E tanto è stato. Ma giungerci è stato un lungo lavoro di mediazione che ha visto impegnato anche l’ex ministro Raffaele Fitto.

I deputati e i senatori locali hanno fatto quadrato attorno al plenipotenziario del Pdl di Puglia, scegliendo di sostenere la sua linea qualsiasi essa fosse stata. E la linea era quella di adeguarsi alle scelte di Berlusconi. Non senza aver prima tentato di fargli cambiare idea. In mattinata, durante le comunicazioni del premier Letta che all’Aula ha detto: “Qui il governo è nato e qui deve morire, alla luce del sole”, il gruppo del Pdl si è riunito con Berlusconi mettendo ai voti la decisione. Un foglio nelle mani di Alfano svela la situazione: 32 per la sfiducia, 24 erano per l’uscita dall’Aula, tra questi pare i pugliesi,  25 votano si e sono quelli che hanno aderito alla raccolta firme nelle mani di Quagliariello. Tra questi nessun salentino.

Sul bigliettino del vicepremier si legge chiaro: “Una decisione così grave assunta da un terzo del gruppo del Pdl”. Ma si va avanti. Il Pdl, ormai in frantumi, fa sapere: voteremo il no al governo Letta. E invece, Berlusconi ci ripensa. Sceglie la via morbida per non perdere anche il partito dopo la possibilità di tornare al voto.

Il voto palese mostra una fetta di senatori ancora contrari alla fiducia, ma sostanzialmente conferma le indicazioni dell’ex premier. 235 si, 70 no. Nessuna sorpresa dagli altri gruppi. No dai pugliesi del Movimento 5 stelle e da Sel. Si dai locali di Pd e Scelta Civica.

 La crisi del governo rientra, dunque. Ora il Pdl dovrà lavorare per far rientrare la sua. E per Fitto in molti intravedono una strada in discesa che lo porterà a scalare la vetta di Forza Italia, essendo ormai Alfano fuori partita.

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