LECCE– Lupiae fa ancora acqua. Il primo trimestre 2013 si chiude con una perdita di 250 mila euro. Dati forniti in commissione bilancio dal direttore generale della partecipata, Pietro Scrimieri. I consiglieri non hanno avuto però modo di verificare quanto detto dal direttore poiché la semestrale, richiesta formalmente a fine luglio con la promessa da parte del Cda di essere presentata a fine agosto, ancora non è stata depositata. Ancora pochi giorni e si potranno esaminare nello specifico numeri e tabelle della Lupiae.
Di certo i presupposti con i quali è partito il 2013 non sembrerebbero promettere bene, le perdite continuano ad esserci, nonostante l’abbattimento del 70% circa rispetto all’anno 2012. Di pari passo la società spera di avere nuovi appalti dal socio unico, per tamponare le sanguinose ferite. Certo oggi Lupiae, come è stato detto, ha un sovraccarico di personale che, come da impegni assunti in consiglio comunale, non verrà toccato. Ma c’è chi pensa, come l’assessore al bilancio Attilio Monosi, di mettere in pratica la normativa a riguardo e iniziare a spostare unità lavorative verso altre partecipate.
Ma dai banchi dell’opposizione si leva il j’accuse al managment della partecipata. Il piano aziendale, studiato con i sindacati, non è stato rispettato, nonostante i continui soccorsi di ricapitalizzazione per sventare il default. Il j’accuse viene da Lecce Bene Comune: “diciamo se ci stiamo prendendo in giro, se si vota un provvedimento quello dev’essere. A fronte di questo fallimento, il cda e il managment dovrebbero fare un passo indietro”.
La posizione di Lecce Bene Comune, solo in parte è stato condiviso dal presidente della maggioranza Oronzino Tramacere secondo il quale però una partecipata non deve chiudere in utile, bensì in pareggio. Certo, se la partecipata chiudesse per il terzo bilancio consecutivo in perdita, la messa sul mercato di Lupiae Servizi sarebbe inevitabile.