Politica

Dimissioni Pomarico, nessun passo indietro

ORIA- Una conferenza stampa per i spiegare i motivi delle dimissioni. Ma anche, questo dicono i soliti bene informati, per confermare la scelta di staccare la spina ad un’amministrazione che aveva da poco superato il fatidico giro di boa. Si svolgerà mercoledì mattina, presso la biblioteca Comunale di Oria.

L’atteso incontro tra il sindaco di Oria Cosimo Pomarico con gli organi di informazione e i cittadini. E non ci sarà alcun passo indietro. Pomarico è deciso a confermare quelle dimissioni scaturite all’indomani del consiglio Comunale andato deserto . Una seduta in cui si doveva “solo” ratificare il nuovo collegio dei revisori dei conti secondo quanto già notificato, tramite sorteggio, dalle prefettura. Sotto l’aspetto politico, una mazzata. Sotto quello amministrativo, pure. Per altro, a danno dei cittadini visto che ora il Comune, non potendo approvare il regolamento della Tares, corre il rischio di arrivare al pagamento in un’unica rata. Con conseguenze gravissime per il bilancio.

Così Pomarico, già attorniato dal fuoco amico dei partiti di maggioranza, ha preso la sofferta decisione. Non esattamente chiari, ancora, i motivi di quello che, nei confronti del primo cittadino, sembrerebbe essere stato un vero e proprio ammutinamento di una parte della sua maggioranza.

Il Pd, primo sospetto, ha già assicurato di non avere nulla a che fare con la crisi. Che il sindaco, secondo i rumors, è pronto invece ad addossare proprio ai partiti, tutti in cerca di maggiore visibilità e, soprattutto, poltrone in giunta. Ma il gesto del sindaco, a dispetto di quanto preventivato, non ha mosso una foglia. Nessuno, tra i gruppi che compongono il governo, avrebbe cercato un confronto o un riavvicinamento con il primo cittadino che potrebbe contare, quindi, solo sull’apporto dei fedelissimi. In particolar modo, Noi Centro. Una maggioranza risicata (solo un consigliere in più rispetto alle forze d’opposizione) ha fatto il resto. Mercoledì Pomarico spiegherà alla città i perché e i percome di una crisi. Addossando specifiche responsabilità che, di queste il sindacalista è sicuro, non possono essere attribuite a lui.

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