TARANTO- “Dall’essere “blindata” da due leggi al rischio che il sequestro in atto su beni e conti di una serie di aziende del gruppo siderurgico Riva, finisca col colpirla, ostacolando cosi’ il lavoro di risanamento ambientale e di rilancio sul mercato”. E’ lo scenario che il commissario dell’Ilva, Enrico Bondi, prospetterá oggi ai vertici dei sindacati metalmeccanici in un incontro che si definisce “riservato”. La soluzione cui pensa ora il Governo e’ quella di allargare i poteri commissariali di Bondi affidandogli anche le controllate dell’Ilva che potrebbe gestire direttamente o tramite sub commissari.
Il decreto legge con le norme che modificano il Codice nella parte che disciplina il sequestro preventivo, è atteso da qualche giorno e si pensava che il Consiglio dei ministri potesse vararlo ieri. L’annuncio, poi smentito da fonti di Palazzo Chigi, è stato fatto dal ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato. In realtà, però, non è accaduto nulla e il cdm nemmeno si è tenuto.