Politica

Corsa alla segreteria Pd, il “caso Venuti” e i veti dei big

LECCE- “Il Pd è un partito in guerra tra correnti”. Questa è una delle dichiarazioni, a denti stretti, che la base rilascia, dopo le vicende nazionali che hanno portato all’ennesimo slittamento di date e decisioni. A livello nazionale non si trova la quadra: questo è un danno anche per la difficile situazione che si è creata nella segreteria provinciale leccese.

Venerdì 27 settembre l’Assemblea nazionale dovrà stabilire le regole, mentre la data dell’8 dicembre è certa per l’elezione del segretario nazionale. Quello che invece è certo a livello provinciale è che il commissariamento leccese durerà ancora per molto e che le primarie per il nuovo segretarie saranno solo per tesserati: primarie chiuse, al contrario di quello che avverrà a livello nazionale. Ma c’è anche un altro problema: in due mesi si dovranno organizzare i congressi regionali, provinciali e di circolo, secondo l’intesa che è stata chiusa nella precedente Assemblea.

Le cose, però, potrebbero cambiare, perché sarebbero tempi proibitivi. Intanto, gli aspiranti candidati alla segreteria provinciale continuano a lavorare per strutturare alleanze forti. L’unica candidatura ufficiale resta quella di Salvatore Piconese, supportato da Massa, Antonica e una lunga serie di amministratori comunali. I renziani non hanno ancora deciso se far scendere in campo Foresio, che è appoggiato da big del calibro di Maniglio e Rotundo, o allearsi con uno dei nomi in campo.

Poi, c’è Alfonso Rampino, anche lui con una serie di amministratori locali alle spalle: secondo alcune indiscrezioni, se le alleanze previste non andranno in porto, potrebbe fare un passo indietro per sostenere la candidatura di Marco Cataldo, attuale presidente delle Officine Cantelmo.

In queste ore gli uomini di Puglia Futura, invece, stanno cercando di portare avanti la candidatura di Remigio Venuti: Sandro Frisullo e Umberto Uccella puntano su di lui per contrastare la candidatura di Piconese. In queste ore fervono le trattative: gli aspiranti candidati si contendono i big del partito. Teresa Bellanova si è opposta alla candidatura dell’ex sindaco di Casarano e non ha dato l’ok nemmeno alla candidatura di Rampino, segno che potrebbe essersi avvicinata a Piconese. Salvatore Capone, invece, ha promesso il supporto ad Alfonso Rampino, ma la ‘vecchia guardia’della precedente segreteria non ha raggiunto la quadra su alcun nome. Intanto, tra i nomi in campo si è aggiunto anche Cosimo Durante. Le trattative vanno avanti, mentre si prepara la sfida delle tessere.

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