Politica

MRS, Pagliaro: “Indietro non si torna. I parlamentari salvino l’Italia e il Salento, non le Province”

LECCE- L’abolizione delle Province è una tappa intermedia necessaria al riassetto istituzionale di cui tanto si discute, ma che ancora non ha trovato l’adeguata adesione da parte di tutte le forze politiche. Nonostante una linea tracciata ed una prospettiva ormai irreversibile, si continua a tergiversare per conservare vecchie impostazioni politico amministrative.
Si tratta di istituti che non servono al territorio e che, al massimo, possono compiacere squadroni e reggimenti di eletti, attaccati alla cosiddetta poltrona. Di questo si è trattato fino a oggi, altrimenti non si spiegherebbe la lentezza di un progetto di riforma che sulla carta era da tutti condiviso, per poi essere negato puntualmente in fase attuativa.
Ai parlamentari non si deve chiedere di salvare le Province, si deve chiedere invece di salvare l’Italia.

Il processo, di chiaro stampo europeo, è già avviato, guai a tornare indietro. Si può vivere meglio e si deve vivere meglio senza enti inutili e con soggetti istituzionali più forti ed efficienti. E’ per questo che adesso chiediamo un confronto al mondo politico, a partire da tutti i Parlamentari, per fare sentire da subito la voce del Salento e per fronteggiare tempestivamente questo nuovo scenario tutto da disegnare.

E’ infatti preoccupante l’idea che siano le città metropolitane i nuovi baluardi delle esigenze del territorio. Se dovessero sorgere queste realtà, immagino che la trasformazione di Bari in città metropolitana possa solo continuare ad emarginare il Salento, o altri territori. Passeremmo così dalla padella alla brace.

Noi siamo convinti, invece, che l’Italia delle 36 Regioni, compresa la Regione Salento, confortato dallo studio della Società Geografica Italiana, sia la via migliore per ridisegnare un Paese più efficiente. Una Regione Salento che nascerebbe in un momento storico caratterizzato dall’esigenza del risparmio della spesa pubblica.

Abolite le Province, il personale sarebbe ricollocato in parte dal nuovo Ente virtuoso, in parte dai Comuni, che sono tutti in carenza di organico derivante dai pensionamenti mai integrati, a causa del blocco dovuto alle Finanziarie degli ultimi anni.

Un laboratorio di buone pratiche che demolisce i carrozzoni, pone fine ai privilegi della casta e si pone come unico obiettivo il benessere dei cittadini, la qualità della vita e la sobrietà nella gestione dei soldi pubblici.

A partire da questi temi chiedo alla politica, in maniera bipartisan, un confronto immediato e serrato, senza chiusure ideologiche e senza ulteriori dubbi e tentennamenti. Ne abbiamo avuti fin troppi, e i danni di questa pigrizia sono sotto gli occhi dei nostri figli.

 

Paolo Pagliaro
Presidente
Movimento Regione Salento

 

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