Cronaca

Ecografia per i gemelli Quarta, arriva l’Asl

MERINE– I gemelli Quarta hanno bisogno di fare un’ecografia. Una ciascuno, per problemi diversi. Dopo l’appello lanciato dal padre, arriva l’esame a domicilio. Marco e Sergio sono allettati da quasi 30 anni, collegati ad un respiratore. Non possono muoversi e quindi serve l’ecografo mobile, che possa sottoporli all’esame diagnostico a casa loro, a Merine. Al padre dei ragazzi era stato detto che la Asl di Lecce non dispone di un apparecchio per l’ecografia a domicilio. “Saremo costretti a pagare l’esame, 100 euro a testa, anche se i miei figli sono pazienti a carico della Asl” -aveva detto Antonio Quarta rivolgendosi a noi perchè rendessimo pubblica la cosa.

“E’ l’ennesima beffa che dobbiamo subire, nonostante l’estrema gravità della situazione. Lottiamo ogni giorno perchè Marco e Sergio sopravvivano e vivano il più dignitosamente possibile, almeno dovrebbero essere garantiti i servizi minimi e invece in ospedale mi hanno parlato di spending review!”. Ai ragazzi serve l’ecografia per vederci chiaro, uno per un problema ad un orecchio e l’altro per un disagio legato alla peg, la gastrostomia endoscopica percutanea che permette la nutrizione attraverso un tubicino.

Non è roba di poco conto, soprattutto se si pensa alle condizioni in dei gemelli, che devono essere protetti da tutto, anche da una semplice infezione.

Dopo il servizio, siamo stati contattati da un noto studio radiologico privato, che non vuol farsi pubblicità. Colpiti dai fatti, i titolari dello studio si sono offerti di fare l’esame a domicilio gratuitamente ad entrambi i ragazzi. Ma, mentre il padre dei gemelli era al telefono con loro per prendere accordi e ringraziare della generosità, ha bussato alla porta di casa Quarta un medico inviato dalla asl per eseguire le ecografie.

“Almeno questo problema -ha detto con amarezza- è stato affrontato. Mi vien da pensare che, quando si fa pubblicità ai disservizi, la soluzione compare magicamente”.

E sul caso interviene il coordinamento provinciale Coordinatore provinciale Mir-Mrs Lecce, l’avv. Paolo Maci: “Una sanità senza dignità. Il fallimento della gestione della sanità pugliese passa anche da qui, dalla incredibile vicenda dei gemelli Quarta, allettati da quasi 30 anni, collegati ad un respiratore, e costretti a pagare 100,00 euro a testa per poter essere sottoposti ad un esame diagnostico con un ecografo mobile, di cui la ASL non dispone.

Ma la necessità di essere sottoposti presso la loro abitazione alla ecografia non è una scelta, ma una necessità. Il MRS-MIR ha più volte espresso un severo giudizio su una gestione della sanità in Puglia, frutto il più delle volte di scelte illogiche e contrarie agli interessi del territorio. Si pensi per esempio alla realizzazione – addirittura imbarazzante – di un complesso edilizio del costo di circa tre milioni di euro accanto all’edificio dell’Ospedale di Campi Salentina, ormai quasi del tutto vuoto ed inutilizzato, per non parlare del livello dei servizi, lontani anni luce dalle eccellenze che pure il sistema sanitario registra in altre aree del Paese.

Il MRS-MIR si augura che le coscienze dei cittadini pugliesi e salentini si risveglino e proprio alla luce delle evidenti storture di un sistema che viene spacciato per un modello da seguire rivendichino, per sé e per i tanti che hanno bisogno, come i gemelli Quarta, maggiori servizi, maggiori diritti e soprattutto maggiore rispetto e dignità.

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