PORTO MIGGIANO- Sigilli violati quotidianamente. Un andazzo che, a Porto Miggiano, la Procura ha voluto bloccare. Non è bastato il sequestro né le varie conferme che nel corso del tempo ha ottenuto. Così nelle scorse ore gli uomini della forestale, su richiesta dei sostituti procuratori Elsa Valeria Mignone e Antonio Negro, hanno sbarrato l’ingresso. L’irresistibile cala non sarà più raggiungibile dai bagnanti.
Dopo le telecamere di videosorveglianza e la denuncia di una decina di persone, la continua violazione dei sigilli ha reso indispensabile la decisione. Del resto, come si vede nella foto che vi avevamo mostrato qualche giorno fa, il richiamo della spiaggetta, sembra più forte di ogni esigenza investigativa e della paura legata ai possibili rischi che il giudice delle indagini preliminari Vincenzo Brancato paventò quando decise di rigettare l’istanza di dissequestro presentata dal Comune.
I magistrati stanno indagando per lottizzazione abusiva e deturpamento di bellezze naturali, dopo i lavori di consolidamento del costone, costati 3milioni di euro di fondi pubblici, che, per gli inquirenti, sarebbero propedeutici a lavori di altra natura.
Le consulenze affidate agli esperti, che dovranno accertare anche i possibili pericoli che potrebbero derivare dalla fruizione della cala, sono ancora in corso.