Cronaca

Incendi devastanti, in Puglia il triste primato

LECCE- Rispetto allo scorso anno il numero totale degli incendi è diminuito. Ma le buone notizie si fermano qui. Quanto emerso nei giorni scorsi, infatti, è confermato dal report del Corpo Forestale dello Stato aggiornato a ferragosto e diffuso nelle scorse ore. La Puglia è la regione più colpita dai roghi. 356 incendi e la stagione più pericolosa non è finita. Un numero impressionante se confrontato con la Sardegna, seconda nella sciagurata classifica delle regioni in fiamme, che di incendi ne ha registrati 262. Soprattutto nel Salento si è avvertita la gravità di questa situazione. Sono decine i focolai che divampando, hanno impegnato il personale della forestale, vigili del fuoco e protezione civile. Il risultato è che sono andati completamente distrutti 1489 ettari di bosco.

Un danno gravissimo se si pensa che ci vuole un attimo per distruggerli e decenni per ricostruirli, quando naturalmente lo si fa.

L’escalation di roghi si è registrata, naturalmente, nei mesi di luglio e agosto. La causa, va da sé, è l’impennata delle temperature che complica situazioni già a rischio.

Per contro, il decremento degli incendi non è da attribuire a più responsabili comportamenti delle persone, ma piuttosto alla primavera piovosa e tardiva che ha caratterizzato il 2013 e che naturalmente ha agevolato lo spegnimento dei focolai.

Se comunque si riesce a contenere la forza distruttrice del fuoco, è perché a difesa dei nostri boschi si schierano i mezzi aerei del Corpo Forestale e della Protezione civile, le pattuglie pronte ad intervenire a terra che con il raccordo di forestali, vigili del fuoco e protezione civile, costituiscono un piccolo esercito a tutela del patrimonio boschivo del territorio.

Ciò che, però, necessita di una robusta azione di contrasto sono i comportamenti illeciti che mandano in fumo ettari di verde. Perché in alcuni casi si tratta di atteggiamenti superficiali e pericolosi come accendere fuochi per i barbecue o gettare mozziconi di sigaretta dove la vegetazione facilita il divampare dei roghi, ma in tanti altri casi è la mano dolosa dell’uomo che cerca e ottiene il risultato più distruttivo. E proprio per quest’ultimo caso sono state segnalate decine di persone per il reato di incendio boschivo.

L’importante è che chi, invece, ha a cuore il territorio segnali sempre alle forze dell’ordine, al numero verde regionale, al 1515 della forestale o al 115 dei vigili del fuoco, incendi o persone intente a danneggiare il nostro patrimonio naturale.

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