CronacaPolitica

Pensiero Celeste-MIR, mobilitazione per i bimbi “mai nati”: progetto di legge di iniziativa popolare e raccolta firme

LECCE- E’ di recente attualità la notizia del ritrovamento da parte di una bagnante delle ossa di uno scheletro umano, presumibilmente un neonato, sulla spiaggia di Gallipoli.

Nonostante siano ancora al vaglio degli inquirenti e delle strutture sanitarie che verificheranno, con i dovuti accertamenti, se trattasi di resti di neonato, l’Associazione Pensiero Celeste ha ricevuto dai genitori numerosissime richieste per intraprendere con la stampa un’attività di sensibilizzazione nei confronti del rispetto alla vita, soprattutto di quelle vite che non iniziano nemmeno.

In Italia ogni anno circa 180.000 famiglie subiscono un lutto perinatale. Infatti ogni 6 gravidanze, una esita con la morte del bambino. Essere genitori, per molti, è un percorso irreversibile che inizia sin dal giorno in cui si è effettuato il test di gravidanza. Da quel giorno inizia un percorso fatto di sogni, desideri, speranze che si spezzano a
seguito dell’evento luttuoso che li colpisce. Perdere un figlio in grembo è una perdita che genera un dolore ed un lutto pari a qualsiasi altro tipo di perdita. Molto spesso questo dolore è amplificato dai sensi di colpa, dai dubbi, dalle domande circa le cause e le responsabilità che hanno portato a questo evento.

Purtroppo questo dolore e questa perdita sono scarsamente rispettati anche dal nostro ordinamento.

Infatti, la legge italiana predispone norme nazionali solo relative alla sepoltura dei bambini ma tali norme sono spesso ignorate o erroneamente applicate in molti ospedali italiani.

Non solo, a differenza di quanto è già stato fatto sia dalla Francia che dalla Germania, in Italia non esiste una norma precisa che parli dell’iscrizione di un bimbo nato morto all’anagrafe.

Nel nostro ordinamento, nonostante non vi sia alcuna norma contraria, se un genitore perde il proprio figlio al di sotto delle 28 settimane di gestazione, in genere si vede opporre un rifiuto dagli uffici dello stato civile all’iscrizione del bimbo nei relativi registri.

samorìPer questo motivo l’Associazione Pensiero Celeste, supportata dal gruppo politico Mir Italia (Pres. Prof. Avv. Samori’) presenterà in Cassazione a settembre un progetto di legge di iniziativa popolare cui seguirà una raccolta firme su tutto il territorio nazionale, per regolamentare le norme per l’iscrizione nel registro degli atti di feti nati morti, ponendo come limite il peso del feto di 500 gr.

“E’ la nostra mission, il nostro dovere morale e l’impegno che abbiamo nei confronti di tutti i genitori in cielo come noi e nei confronti di tutti i nostri angeli” sentenzia Andrea Napoli, Presidente dell’Associazione.

“I temi etici sono un impegno che la politica si deve assumere. Fare politica oggi significa essere tra la gente, ascoltarne le esigenze, ed a queste esigenze dare delle risposte concrete” sostiene Samori’.

La raccolta firme partirà nel mese di Ottobre, nel frattempo l’Associazione sta predisponendo la modulistica necessaria ed organizzando banchetti ed eventi in tutta Italia, di cui verrà fornito calendario.

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