GALLIPOLI- Si era pensato fossero i resti di un bimbo, addirittura di un neonato. E’ la scoperta scioccante fatta a Gallipoli aveva assunto i contorni di una storia triste e angosciante più ancora che misteriosa. E invece, stando ai primi e più approfonditi esami del medico legale, si tratterebbe di una persona adulta, morta forse 10 anni fa.
Bisogna indagare e scavare a fondo nel passato, dunque, per ricostruire quello che è accaduto e cercare di capire a chi appartengano quelle ossa. Ossa scoperte da una turista che si stava stendendo al sole su una spiaggia gallipolina e che tutto si spettava, tranne che trovare, sotto al telo da mare, dei resti umani.
Gli agenti del commissariato di Gallipoli sono arrivati su quel tratto di spiaggia, alla fine del lungomare Galilei, nei pressi dello stadio comunale Antonio Bianco. Con loro, i colleghi della scientifica che, con estrema cura, hanno analizzato le ossa sul posto prima di prelevarle e portarle in laboratorio, dove sono state affidate al medico legale Alberto Tortorella.
È lui che, sulla base dell’analisi di un femore e di alcuni molari, ha escluso possa trattarsi di ossa di un bambino. Era una persona adulta, della quale si sta cercando di stabilire il sesso e, come si diceva, il decesso dovrebbe risalire ad un decennio fa. Gli agenti di polizia hanno nuovamente ispezionato il luogo alla ricerca di eventuali altri resti. Stando alla posizione in cui erano le ossa, sembrerebbe certo che il corpo sia stato seppellito da qualcuno.
Le indagini ora si concentrano sull’ipotesi che possa trattarsi di una persona scomparsa circa 20 anni fa e se i resti dovessero dire che si tratti di una donna, il pensiero va inevitabilmente ad una ragazza scomparsa 14 anni fa, nel 1999: Roberta Martucci, di Ugento, la cui auto fu ritrovata proprio a Gallipoli e della quale non si sa più nulla da quel giorno.