LECCE- Non hanno trovato, e per fortuna, acqua nella benzina, ma anche nel Leccese non sono mancate le irregolarità riscontrate dalle Fiamme Gialle nei distributori di carburanti. Prezzi al ribasso nel cartellone esposto fuori, prezzi lievitati sulle colonnine all’interno. Un inganno che è costato caro a tre gestori di Tricase, Maglie e Porto Cesareo, a cui sono state comminate sanzioni amministrative per diverse migliaia di euro. Arrivano anche nel Salento, dunque, i controlli a tappeto avviati in tutta Italia dalla Guardia di Finanza su un campione di 1.216 distributori, il 14 per cento dei quali è risultato fuori norma. Sono stati i sospetti e le segnalazioni alimentate dagli automobilisti, che non di rado si sono ritrovati con l’auto in panne, a dare la stura ai sopralluoghi. Dodici le stazioni di carburante passate al setaccio qui, negli ultimi undici giorni.
Oltre a quelle sanzionate, anche altre 9 a Otranto, Castro, Casarano, Galatina, Campi Salentina, Leuca, Galatone. Privilegiati, dunque, i luoghi delle vacanze. Non è stata riscontrata la truffa più grave, quella portata a galla dalle analisi chimiche, che hanno accertato che nei campioni prelevati il gasolio conteneva il 15% di acqua. Tuttavia, le sanzioni amministrative hanno riguardato la violazione della disciplina sui prezzi esposti non corrispondenti a quanto indicato dalle colonnine dopo il rifornimento.
“Un’attività -come hanno sottolineato dalla Gdf- svolta a tutela non solo degli automobilisti e delle casse dello Stato, ma anche dei tantissimi operatori del settore che operano correttamente”.