BRINDISI- Dalla Bulgaria al porto di Brindisi, per poi essere “spedite” nel Salernitano e quindi costrette a prostituirsi. Tratta di minorenni con il capoluogo adriatico centro nevralgico e in manette ci finisce una coppia di coniugi bulgari che, secondo l’accusa, forniva di documenti falsi le proprie connazionali minorenni e, dopo averle fatte arrivare a bordo di una nave nel porto le accompagnava sul litorale di Salerno per farle prostituire. Per la coppia, l’accusa è di induzione e sfruttamento della prostituzione minorile aggravata ed estorsione aggravata. Le indagini sono state condotte dal Commissariato di Battipaglia su delega della Procura salernitana. È così emerso che i due cittadini dell’Est Europa avevano frequenti contatti con alcune bulgare che esercitavano il mestiere più antico del mondo sulla strada provinciale 175/A, notoriamente popolata da prostitute soprattutto di notte. È stato scoperto che la coppia aveva contatti con alcuni cittadini bulgari in patria che munivano di documenti falsi le donne che risultavano in questo modo maggiorenni.
Le ragazze erano poi accompagnate presso il porto greco di Igoumenitsa dal quale si imbarcavano per raggiungere Brindisi, dove la coppia le andava a prelevare.