TARANTO- Cozze messe in vendita seppure la provenienza sarebbe del tutto inverta. Così i carabinieri del Nas di Taranto hanno sequestrato in un deposito tarantino per la vendita di molluschi 4.800 metri quadrati di tratto marino di proprietà demaniale occupato abusivamente ed utilizzato per l’allevamento di mitili e 10 tonnellate di cozze potenzialmente pericolose per la salute pubblica. Si tratta di cozze non sottoposte ai prescritti controlli veterinari, prive di certificazioni sanitarie e recanti bolli sanitari contraffatti.
I controlli si sono estesi in tutta Italia. I militari hanno infatti effettuato oltre 3.400 ispezioni impegnando 500 carabinieri i quali hanno rilevato irregolarità nel 30% delle strutture controllate, accertando 1.700 violazioni alle normative nazionali e comunitarie, segnalando oltre 1.100 persone alle autorità giudiziarie, amministrative e sanitarie ed elevando sanzioni amministrative per 1 milione e 300 mila euro.
Ma, in particolare, su Taranto l’attenzione resta alta soprattutto quando si parla di cozze, viste le emergenze degli scorsi anni e vista la questione ambientale e le contaminazioni da inquinamento.