LECCE- Con l’estate torna, puntuale, anche l’escalation di furti in città. Approfittando dell’assenza delle persone in villeggiatura, le abitazioni leccesi vengono svaligiate. E non solo quelle in periferia: i ladri agiscono anche nei palazzi nelle piazze centrali.
In quest’ultimo caso, paradossalmente, a volte è più semplice entrare indisturbati, approfittando della presenza nel palazzo di uffici per cui il portone viene aperto spesso per l’ingresso di clienti. I ladri preferiscono salire fino agli ultimi piani per il minore via via di inquilini.
E spesso riescono ad aprire anche le porte blindate, utilizzando delle carte magnetiche. In periferia, le modalità possono cambiare, soprattutto quando vengono prese di mira le palazzine di uno o al massimo due piani. I ladri più agili, infatti, si arrampicano ed entrano dalle finestre lasciate aperte -e questo anche quando in casa c’è qualcuno-. Le casseforti, poi, a volte vengono portate via, altre aperte con la fiamma ossidrica o con un piede di porco.
La maggior parte delle persone colte sul fatto ed arrestate dalle forze dell’ordine in quest’ultimo periodo sono rom, ma non sono i soli.
L’ultimo caso, poche ore fa, è avvenuto in via Corvaglia e si è trattato di un furto con truffa: due persone hanno suonato il campanello di casa di una donna e, fingendo di essere interessati all’affitto di un appartmaneto, sono riuscite a rubarle i gioielli senza che la vittima se ne accorgesse.
Abbiamo chiesto alla dott.ssa Eliana Martella, vicequestore aggiunto di Lecce, come ci si può difendere: la prima regola è, se la porta di casa è blindata, dare sempre almeno due mandate, altrimenti -utilizzando le schede magnetiche- per i ladri sarà un gioco da ragazzi riuscire ad entrare.
E poi curare, soprattutto in estate, la manutenzione degli impianti di allarme o di videosorveglianza che spesso, pur essendoci, non sono perfettamente funzionanti.