MESAGNE- Nessun finanziamento, poche risorse, quindi niente servizi. Ma a Mesagne lavoratori e sindacalisti puntano i piedi in municipio.
Dunque, a un anno di distanza dal protocollo di intesa sottoscritto tra il sindaco Franco Scoditti e i sindacalisti dell’ente pubblico con l’obiettivo di sanare un’organizzazione pubblica che cittadini e lavoratori dicono insostenibile, non vi è ancora alcun tipo di accordo condiviso tra le due parti.
La controversia si dipana tra stampa e uffici comunali, tra accuse e smentite, che rimbalzano dalla rappresentanza sindacalista allo stesso Scoditti. Ma il nodo è duro a sciogliersi, e tra la politica delle carte e i comunicati stampa in mezzo ci sono i cittadini, in primi a risentire della mancanza dei pubblici servizi.
Le buche in strada, l’ufficio dell’anagrafe che resta chiuso il giovedì e l’ufficio tecnico urbanistica aperto a giorni alterni. Dopo la promessa di impiego delle risorse previste dal Contratto Nazionale si può ancora parlare di assenza di fondi?
L’amministrazione comunale respinge ogni accusa e si mette alla finestra. In attesa di sapere quale strada intendono percorrere i sindacalisti.