LECCE- Nel suo incessante ruolo di monitoraggio di tutti i piccoli e grandi raggiri che inquietano la quotidianità del consumatore salentino, Adoc ha potuto verificare che molte pasticcerie del capoluogo non attivano il meccanismo di sottrazione della tara, pur presente sulle loro “modernissime” bilance.
In alcuni casi siamo arrivati a verificare che il peso della tara di una torta da un kg arriva ad un quarto della stessa! Ad esempio, se il costo al kg di una torta è di 20,00 euro il cittadino si trova a comprare circa 4,50 euro di cartone, di certo il cartone più caro della sua vita, comprato a peso d’oro al pari di una complicata delizia dolciaria!
Le norme prevedono “al netto della tara” le merci che si vendono a peso.
Altro elemento che fa salire i costi di una visita in pasticceria è il fatto che molte prelibatezze il cui prezzo viene indicato in vetrina, diventano da dolci a salate se servite al tavolo. E’ ovvio che il costo del servizio possa essere applicato, ma nella stragrande maggioranza dei casi l’aumento non viene dichiarato sulle vetrine stesse, ma – al limite – in fondo al menù.
Si invita il Comando di Polizia Municipale, pertanto, a effettuare i dovuti controlli, in particolare sul fenomeno della tara non sottratta che è un abuso odioso perpetrato da alcuni a danno dei consumatori e della concorrenza, che peraltro scredita una intera categoria composta tanti pasticceri che viceversa offrono onestamente un servizio, attenendosi scrupolosamente alle norme.