TARANTO- Continua lo sciopero di 8 ore di tutte le ditte dell’appalto Eni, con presidi ai varchi delle portinerie della raffineria di Taranto, compreso quello di ingresso delle autobotti. Alla protesta, indetta da Cgil, Cisl e Uil, aderisce anche lo Slai Cobas per il sindacato di classe, che ha chiesto al prefetto Claudio Sammartino di convocare un incontro per “dare immediata garanzia di lavoro e salario agli operai, in sciopero e lotta da tanto tempo, e pretendere dall’Eni e dalle ditte interessate il rispetto di norme e contratti”
. I sindacati invocano il rispetto dell’accordo che prevede il mantenimento dei livelli occupazionali anche in caso di passaggio dell’appalto da una ditta a un’altra. E’ stata invece già dichiarata la mobilità per i 13 lavoratori della ditta Rendelin.