TARANTO- E’ il giorno del tavolo tecnico che dovrà provare a sbrogliare la matassa della Natuzzi. A Roma, presso la sede del Ministero dello Sviluppo economico, il gruppo di lavoro appena costituitosi comincerà ad analizzare la situazione concreta e verificare le soluzioni possibili dopo l’annunciata ondata di licenziamenti.
Oltre al Ministero, è prevista la partecipazione di rappresentanti sindacali, un rappresentante per istituzione e la società. Dopo la sospensione della procedura di mobilità fino a metà ottobre (quando scadrà la cigs) l’attenzione è tutta rivolta a Natuzzi. I sindacati attendono risposte in merito alla richiesta ufficiale rivolta dal governo su un piano industriale di rilancio dell’attività e delle produzioni che consenta il superamento dei licenziamenti annunciati.
Nell’incontro romano di inizio mese – sottolineano i sindacati- abbiamo apprezzato la decisa posizione del governo che non intende far sconti ad una azienda ‘intorno alla quale’ e stato costruito un contratto di programma da 101 milioni di euro. Pasquale Natuzzi, è il senso delle affermazioni dal fronte sindacale, “ora non ha più alibi per ricostruire una rete di relazioni con le istituzioni e con il sindacato, utile a trovare, come è giusto che sia, una soluzione contrattata alle difficoltà che gli vengono dalla concorrenza sleale, dal dumping internazionale e dalla necessità di incrementare produttività e qualità per riprendersi quote di mercato”.