Tensione davanti all’Eni, operai in sit-in: “Abbandonati e presi in giro”

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TARANTO- È sciopero di 8 ore delle ditte dell’indotto proclamato dalle Rsu di Fim, Fiom e Uilm, a cui ha aderito anche il Cobas Slai. I lavoratori tengono anche  altri sit in davanti a due varchi, l’ingresso principale e quello di entrata e uscita delle autobotti. La decisione è stata assunta ”a fronte del mancato rientro dei lavoratori (neanche di una parte come da precedente impegno delle ditte subentranti) delle ditte De Pasquale e Rendelin”. Inoltre  proprio  la Rendelin, ha  dichiarato l’apertura della procedura di mobilità (licenziamento) per tutti  i 13 lavoratori in forza

“La Direzione ENI è pienamente responsabile di questa situazione – attaccano i sindacati – e deve essere coinvolta fin da oggi – basta con atteggiamenti di accondiscendenza. L’ENI se ne lava le mani, dice che non centra – stesso atteggiamento  scellerato che stiamo vendendo in questi giorni sulla questione della fuoruscita di gas e inquinamento del mare; per questo la lotta può vincere se intacca e mette alle strette la direzione Eni”.

 

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