LECCE- La buona notizia è arrivata ieri: il Tar ha bocciato il rilassamento degli estimi. Una vittoria delle associazioni dei consumatori(Adusbef –Codacons e Adoc) rappresentate dal tributarista Leonardo Leo e dall’amministrativista Luisa Carpentieri, ma, soprattutto, una boccata d’ossigeno per i cittadini leccesi, che non dovranno sopportare un ulteriore aumento delle tasse. L’altra buona notizia è che la sentenza vale erga omnes, come si dice nel gergo giuridico, cioè nei confronti di tutti, anche di chi non ha potuto fare ricorso, come spiega l’avvocato.
La brutta notizia è che l’agenzia del territorio ha speso 600 mila euro di soldi pubblici per portare avanti un procedimento che oggi è stato annullato. Il giudice amministrativo ha chiarito che Comune e Agenzia del territorio avrebbero dovuto motivare il perché fosse necessario aggiornare le rendite catastali del 75% degli immobili leccesi, senza tener conto delle differenze urbanistiche di servizi e infrastrutture delle diverse aree di Lecce.
Era necessario dare conto “della causale concreta” ai cittadini, spiega il Tar, in modo tale da comprendere e dare l’opportunità di difendersi. Nonostante la bacchettata, il Comune considera una vittoria questa sentenza, perché aveva invitato l’Agenzia a fare dietrofront, senza essere ascoltato. Ma l’opposizione parte all’attacco: chiede che Perrone si scusi e sottolinea che se non ci fosse stato tanto clamore i cittadini avrebbero dovuto pagare in silenzio.