TARANTO- L’Aula della Camera ha concluso oggi la discussione generale del decreto Ilva all’esame dell’Assemblea da questa mattina. Domani si cominceranno ad affrontare gli emendamenti e si passerà al voto. Il provvedimento è in prima lettura e, dopo il sì di Montecitorio, verrà trasmesso al Senato. Il decreto deve essere convertito in legge entro il 3 agosto.
Durante la discussione, è stato ascoltato anche l’on. Michele Pelillo del PD, che ha detto: “Lo Stato deve assumersi la responsabilità nei confronti di Taranto, di cui è debitore. L’emergenza sanitaria va affrontata subito”.
“L’ubicazione della fabbrica, e in particolare dei famigerati parchi minerari – ha ammesso – fu evidentemente sbagliata. L’errore più clamoroso si realizzò negli anni ’70, quando lo Stato decise di raddoppiare il quarto siderurgico italiano”.
“La scommessa da vincere – ha poi continuato – è garantire l’equilibrio tra la salute e la vita dentro e fuori dalla fabbrica.Perdere questa sfida significherebbe la chiusura dell’Ilva perché la popolazione non può scendere più a compromessi con la propria salute”. “Se c’è emergenza sanitaria – ha concluso Pelillo – servono risposte”.