BARI – Destinatario di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Lecce un paio di anni fa, è stato arrestato nel porto di Bari mentre sbarcava da una nave proveniente dalla Grecia. Mustafa Hergis, 32enne albanese, deve espiare una pena di 12 e 6 mesi di reclusione per aver provocato la morte di numerosi profughi in mare.
I fatti risalgono al 4 maggio del 2000.
L’uomo era uno dei 5 scafisti a bordo del gommone oceanico stracarico di migranti. Per evitare la motovedetta della Polizia, che lo aveva intercettato al largo di Torre Sant’Andrea, con manovre azzardate, speronò il mezzo delle forze dell’ordine facendo cadere in mare un componente dell’equipaggio mentre altri due, travolti dal cassero di guida, rimasero privi di sensi.
Nell’impatto, vennero sbalzati in mare anche i migranti, una quindicina dei quali persero la vita mentre altrettanti riuscirono a salvarsi. Le indagini della Questura di Lecce consentirono di arrestare l’uomo che, espulso dal territorio nazionale con l’obbligo di non fare rientro nei successivi 5 anni e in attesa di giudizio, venne scarcerato tre giorni dopo la cattura dandosi poi alla latitanza.
Nonostante un nome ed un documento falso, nelle scorse ore è stato identificato nel porto barese ed assicurato alla giustizia.