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11 Dicembre 2023
CronacaEconomia

Cassa in deroga: l’accordo c’è, i fondi no

BARI  –  L’accordo per prorogare gli ammortizzatori sociali in deroga fino a fine anno c’è. I soldi no. La buona notizia, dunque, arriva solo a metà. L’accordo è stato siglato da  Regione Puglia e organizzazioni sindacali e datoriali tre giorni fa.

Un atto che, in buona sostanza, vale come paracadute per evitare che qualora il governo centrale eroghi i tanto attesi e promessi fondi, le aziende si ritrovino a terra per non aver sottoscritto l’accordo.

E questo è viene specificato con tanto di sottolineatura nell’accordo siglato.

Dunque cassintegrazione e mobilità in deroga potranno essere prorogate dalle aziende dal 28 giugno, data della firma dell’accodo, fino al 31 dicembre.

Ma l’assessore al ramo Leo Caroli lo scrive chiaro: “Le risorse attualmente disponibili sono assolutamente insufficienti, incapaci di soddisfare anche la copertura delle richieste di cassa integrazione pervenute fino al 30 giugno”. Di qui la sollecitazione all’esecutivo guidato da Letta a sbloccare quel miliardo promesso qualche settimana fa, ma di cui non s’è vista traccia nemmeno nella conferenza Stato-Regioni avvenuta giorni fa.

Le proroghe di cassa integrazione e mobilità non potranno superare i 6 mesi, quindi non andranno oltre il 31 dicembre.

Di più. Non appena l’INPS comunicherà l’esaurimento delle risorse stanziate, saranno stoppate le autorizzazioni per gli ammortizzatori e nessuna autorizzazione verrà concessa a partire dal momento in cui gli importi autorizzati supereranno l’ammontare di risorse effettivamente assegnate all’INPS.

Per monitorare la spesa si è deciso, inoltre, che per la mobilità in deroga saranno autorizzate  solo le mensilità di gennaio e febbraio 2013, valutate positivamente dall’INPS.

In buona sostanza si va per gradi, piccoli passi per evitare di autorizzare pagamenti a casse vuote.

Ci si rivedrà il 30 settembre per fare il punto e mirare a destinare fondi disponibili a mantenere i posti di lavoro attuali.

Nella speranza che nel frattempo arrivi da Roma l’unica risposta possibile per sbloccare le sabbie mobili.

 

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