LECCE – Nella costituente provinciale di Fratelli d’Italia ci sono giovani amministratori come Graziano Greco, vicesindaco di Ugento, medici con esperienza amministrativa alle spalle (è il caso di Giovanni Perrone) pensionati, operai, militari e impiegati: c’è la società civile che si impegna nelle associazioni, ma anche ex militanti di Azione Giovani o di AN.
Tra i 15, spunta il nome della ex candidata sindaco di Nardò, Antonella Bruno. Una squadra radicata sul territorio che affiancherà Pierpaolo Signore, che ha lasciato il PDL per formare il gruppo dei Fratelli d’Italia a Palazzo Carafa, tutti pronti a lavorare per un partito nato da poco, ma che i sondaggi nazionali Sky danno in crescita fino a sorpassare la Lega.
C’è voglia di lasciarsi alle spalle l’esperienza berlusconiana, l’onorevole Guido Crosetto, presente in mattinata, lo ha detto chiaramente: ”È necessario fare una politica alta di centrodestra, senza demagogia e senza piegarsi al carrierismo e alle lobby finanziarie europee”.
Fratelli d’Italia è un partito che dà spazio ai giovani che si impegnano, che fanno esperienza nelle associazioni e nelle amministrazioni (è il caso del 25enne Nicola Minerva, esponente del Consiglio Nazionale Studenti): ci tiene a ribadire questo concetto l’onorevole Marcello Gemmato, che chiede a quelli della ‘cosa nera’, riuniti all’Art Hotel, di lasciare spazio ad altri. “Sono nomi vecchi che hanno generato una malattia e ora non possono fare la medicina”, conclude l’onorevole di Fratelli d’Italia.
Anche Saccomanno ha lanciato qualche frecciatina alla vecchia guardia di AN, che vorrebbe rifondare il partito: “La cosa nera? Li conosco tutti: non ha senso. Basta con Berlusconi – dice il senatore – basta fare i pellegrini in cerca di voti: pensiamo alla destra sociale, ad aprirci al mondo della cultura”.