TARANTO – A un anno dall’arresto, ecco la condanna per l’ex presidente di sezione del Tribunale Civile di Taranto, Pietro Vella, e per l’avvocato tarantino Fabrizio Scarcella. Condannati rispettivamente a 3 e a 2 anni e 2 mesi di reclusione dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Potenza Luigi Spina.
Giudice e avvocato sono stati riconosciuti colpevoli di concussione per induzione. Una sentenza emessa con rito abbreviato. Per loro la condanna è di pene accessorie e cioè per Vella l’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici e l’interruzione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione; a Scarcella la sospensione dalla professione per la durata della pena.
Il magistrato ed il legale furono arrestati dai carabinieri il 14 marzo del 2012. Scarcella, secondo l’accusa, ha consegnato a Vella la somma di 2.000 €: solo la prima tranche di una tangente da 8.000 € che un benzinaio sarebbe stato costretto a pagare per ottenere una sentenza favorevole.
Altri 2.000 € furono trovati a casa di Scarcella; il benzinaio finse di sottostare alla richiesta di denaro, informando invece i carabinieri, e facendo così scattare l’inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza, competente ad indagare sui magistrati di Taranto. Grazie alla collaborazione del benzinaio fu organizzato un appuntamento-trappola per la consegna dei soldi. Banconote che furono fotocopiate ed appuntamento interamente filmato. Prove schiaccianti, insomma, che nel giro di poche ore portarono ai due arresti.