Cronaca

La Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce sgomina il clan Taurino

TARANTO  –    39 arresti per associazione di stampo mafioso ai fini dello spaccio. Un vero scacco al clan Taurino, i padroni della Città vecchia in termini di droga e non solo. Il loro interesse economico, infatti, si estendeva anche al mercato ittico e a tutto ciò potesse avere a che fare col quartiere.

Chiusa dalla Guardia di Finanza di Taranto, l’operazione ‘Duomo 2011’. ‘Duomo’ proprio perchè è tra due circoli ricreativi che si svolgeva tutta l’attività di spaccio: il circolo denominato ‘Zio Carlo‘ e il subway all’arco madonna del pozzo, sottoposti a sequestro.  Dei 39 arrestati, tutti tarantini, 34 sono in carcere e 5 persone sono finite invece ai domiciliari.

Le indagini delle Fiamme Gialle sono durate un anno e si basano su 24.000 ore di telefonate ed immagini registrate. La Città vecchia è stata tappezzata di telecamere nascoste e microchip, fondamentali per sgominare l’associazione. Si tratta di affiliati del clan Taurino ma ci sono, secondo gli inquirenti, collegamenti anche con i clan Scarci e Cesareo. 

I componenti dell’associazione smantellata con l’operazione ‘Duomo 2011’ non si limitavano allo spaccio della droga. Ma hanno cercato di mettere le mani anche sul giro economico della kermess L’isola che vogliamo’ (con la vendita illegale di bevande e quant’altro) e sulla inaugurazione della Caserma ‘Rossarol’ sede del polo universitario di Taranto. Non solo. L’operazione fa contare in tutto 77 indagati. Altri 18 arresti nel corso dell’anno e 180 segnalazioni di assuntori. Sequestrati poi, soltanto parlando degli acquirenti, 7 chili di hashish, numerose dosi di coca e marijuana.

Oltre al 416 bis, cioè l’associazione a stampo mafioso, è stato contestato anche il 513 bis, ovvero atti di concorrenza con violenza e minaccia. Un reato particolare, recente e che fino ad oggi, da quando la norma è in vigore, è stato contestato solo due volte e in entrambi i casi proprio a Taranto con l’operazione di oggi e con l’operazione ‘Octopus’ sempre della Finanza. Un reato che emerge proprio nei contesti di mafia.

I 39 arresti non fanno che riconfermare Taranto come centrale dello spaccio, mercato di riferimento che supera i confini provinciali.

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