S.PANCRAZIO SALENTINO (BR) – Sorpresa nel suo negozio, quindi trascinata per terra, persino picchiata. Ma abbastanza lesta da raggiungere il bottone del sistema d’allarme collegato con la vigilanza e quindi, capace di mettere in fuga i rapinatori, scappati via a mani vuote prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
L’eroina del giorno si chiama Giovanna dell’Anna, 40enne di S.Pancrazio Salentino che in mattinata intorno alle 9.30, pochi secondi dopo essere entrata nella sua gioielleria sita in piazza Umberto I a S.Pancrazio, si è ritrovata circondata da un trio armato e incappucciato di rapinatori, entrati nell’esercizio da un ingresso posteriore di fortuna.
La donna ha vissuto attimi di puro terrore. Strattonata, presa per i capelli, persino schiaffeggiata al volto. I criminali hanno cercato di convincerla, sotto la minaccia della violenza e delle pistole, ad aprire la cassaforte con al suo interno i gioielli e l’oro. Ma la Dell’Anna è riuscita, piuttosto, a raggiungere il bancone e soprattutto, il tasto del sistema antirapina collegato con l’istituto di sorveglianza Sveviapol. Al suono delle sirene, i banditi capita la malaparata, hanno prima sparato alcuni colpi in aria. Quindi hanno raggiunto il retro dell’attività e sono fuggiti via dallo stesso buco da dove erano entrati , ricavato attraverso alcune grate smantellate con ogni probabilità la sera prima.
Sul posto, i carabinieri della locale Stazione, chiamati ad identificare i membri del commando armato e un’ambulanza del 118, che ha medicato la coraggiosa gioielliera. Per lei nessun ricovero. Solo qualche ematoma causato dai pugni dei banditi e dei graffi rimediati durante la violenza.
Lucida e pacata, ha anche fornito agli investigatori dettagli che potranno risultare utili durante la caccia ai banditi. Corporatura media, accento del posto, marcatamente salentino. Ma anche una dotazione di tutto punto. Oltre alle armi e al passamontagna, il trio era anche munito di ricetrasmittenti, collegate presumibilmente con qualche complice all’esterno poi utilizzato durante la fuga. Resta a margine il coraggio della signora Dell’Anna, eroina per caso ma anche incosciente per professione.