LECCE – I problemi del distretto sono stati al centro di un vertice che si è tenuto nelle scorse ore a Lecce. I capi delle Procure di Brindisi e Taranto hanno incontrato il procuratore generale Giuseppe Vignola per uno degli incontri periodici che si stanno svolgendo in vista del summit indetto per l‘8 giugno prossimo a Roma, dal procuratore generale della Corte di Cassazione Gianfranco Ciani.
I punti all’ordine del giorno erano tre: i criteri di iscrizione delle notizie di reato; la ragionevole durata del processo; l’esercizio uniforme dell’azione penale. L’intento della Suprema Corte è quello di uniformare l’azione penale in tutta Italia, sulla scorta di quanto previsto dall’articolo 6 del decreto legislativo del 20 febbraio del 2006.
Il procuratore leccese Cataldo Motta, l’avvocato generale Antonio Maruccia; il capo della Procura di Brindisi Marco Di Napoli e l’avvocato generale di Taranto Ciro Saltalamacchia (che ha sostituito il procuratore capo Franco Sebastio), hanno anche discusso sugli altri problemi del distretto e su quelli relativi alla comunicazione delle notizie di reato più importanti.
Dopo il vertice in Cassazione a cui parteciperanno Vignola e Maruccia, si terrà un nuovo incontro operativo per fare il punto sulla situazione. L’obiettivo è quello di uniformare l’azione penale per evitare che la legge sia applicata in maniera differente nelle varie Procure della penisola.