TARANTO – Dopo la riunione nella sede milanese dell’Ilva di questa mattina, durata 3 ore, il CdA ha deciso di dimettersi in blocco. La decisione è stata spiegata da Bondi e Ferrante con frasi allarmanti: “Dopo il sequestro miliardario di ieri, sono a rischio non solo gli 11.000 lavoratori di Taranto, ma i 24.000 di tutta l’azienda”.
La riunione è stata difficile e piena di tensioni: la conferma viene dagli avvocati De Luca e Lombardi, che seguono la società, che hanno lasciato in auto la sede.
“Il CdA è formato da gente intelligente che cerca di mantenere la serenità anche nei momenti difficili”, queste le uniche parole dell’avvocato De Luca ai giornalisti. Quanto alle decisioni prese “sarà tutto spiegato in un comunicato che sarà diffuso a breve”, ha aggiunto De Luca senza volersi sbilanciare oltre.