LECCE – Due partite certe, altrettante da conquistare nella semifinale contro la Virtus Entella, a partire da domenica 26 maggio. Gustinetti non ha molto tempo per mettere le ali al Lecce e non può farsi coinvolgere da qualsivoglia progetto tattico che vada oltre semplici direttive.
Sarebbe un grosso rischio poichè il Lecce ha solo 180′ a disposizione per accedere all’ultimo tratto supplementare che porta alla serie B.
E non è il caso di procurare maggiore confusione in una squadra che è sembrata accusare un’involuzione tattica fuori tempo condizionata probabilmente da fattori esterni e non solo come affermato dal presidente Savino Tesoro.
“Sono successi episodi spiacevoli – ha detto Savino Tesoro – di cui sono venuto a conoscenza solo ora”. Il ritiro annunciato dalla società dovrebbe riportare la concentrazione necessaria per affrontare la doppia semifinale contro l’Entella.
Intanto è già cominciato il lavoro sul campo per cercare di dare alla squadra quegli equilibri mancanti e che rendono la compagine, passata dalla gestione Lerda a quella di Toma, molto vulnerabile con riflessi negativi che hanno allargato le maglie difensive. La difesa giallorossa è stata la meno battuta dopo quelle di Cremonese e Albinoleffe (fuori dai play off con 27 reti subite), Carpi, Trapani, Cuneo e Sud Tirol.
Non è tempo di processi ma l’unico ad aver avuto un rendimento sopra la sufficienza è stato Martinez arrivato a gennaio mentre i vari Ferrario, Vanin, D’Ambrosio, Esposito, Di Maio, Tomi e lo stesso Fatic non hanno offerto un rendimento continuo deludendo le attese.
Stesso discorso per i rappresentanti di centrocampo dove non tutti hanno reso come avrebbero dovuto. “Sono deluso da tutti – ha detto Tesoro – potrebbe salvarsi solo Martinez ma ha giocato solo poche partite e non capisco perchè. Memushaj, invece, era un fenomeno e via via si è spento”.
Per non parlare dell’attacco dove si è atteso a lungo il risveglio di Jeda e Pià, la guarigione di Foti, il ritorno di Chevanton e si son dovuti fare i conti con la stagione altalenante di Chiricò e Falco, costretti a recitare un copione quasi sempre identico.
Ora tocca a Gustinetti trovare le alternative tecnico-tattiche per rendere diverso e vincente il Lecce.
Un primissimo ritocco sembra riguardare Bogliacino chiamato a compiti da trequartista; ruolo che potrebbe essere svolto anche da Falco, uno dei laterali cui potrebbe rinunciare Gustinetti nel suo 4-3-1-2 inserendo un centrocampista con minore propensione offensiva.