LECCE – Iniziano a sfilare in aula i primi testimoni nel processo ai tre imputati coinvolti nell’inchiesta sull’attentato che, nella notte tra l’uno e il 2 agosto 2011, distrusse il negozio ‘Sogni’, in pieno centro a Lecce, danneggiando lo stabile e alcuni esercizi commerciali adiacenti.
Nella terribile esplosione perse la vita Michele De Matteis, 32enne leccese, secondo l’accusa, autore materiale dell’attentato.
Ed è proprio il padre della vittima che sarà ascoltato nei prossimi minuti in aula. Una testimonianza importante che potrebbe aiutare a ricostruire la vicenda.
Imputati nel processo sono i coniugi – separati – Gianpiero Schipa, 46enne di Lecce – già proprietario dell’esercizio commerciale – e Maria Speranza Bianco, 37enne di Surbo, e il tarantino Gennaro De Angelis, 60enne, titolare del negozio ma considerato dagli inquirenti un prestanome.
Secondo quanto accertato dagli investigatori, coordinati dal Sostituto Procuratore Guglielmo Cataldi, i tre avrebbero agito per intascare il premio assicurativo. Soldi che sarebbero serviti a De Angelis per saldare il debito contratto proprio con Schipa.
Nessuno si sarebbe aspettato che un finale così tragico della vicenda.
Le accuse formulate nei loro confronti sono di frode assicurativa, incendio doloso e morte come conseguenza di altro delitto.
Si sono costituiti come parte civile nel processo una decina di proprietari degli immobili coinvolti nell’esplosione – tra cui alcuni studi professionali – e la compagnia assicurativa, avanzando una richiesta di risarcimento danni di alcuni milioni di euro.