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Lecce, play-off meritati. Giacomazzi: “Gestito male l’intervallo”

LECCE  –  Il Lecce resta in C, almeno per un altro mese, condannato meritatamente ai play-off, ma la sensazione non è per niente confortante. La squadra vista contro l’Albinoleffe è allo sbando. I giallorossi si sono visti appena un tempo.

Nella ripresa spazio al nulla, nel dopo gara, tifosi assaliti da mille domande senza risposta e pervasi dallo sconforto.

Se queste sono le premesse i play-off non andranno meglio di un finale di stagione che ha riservato parecchie amarezze.

Dal Presidente e dal Direttore Tesoro nessun commento sul tecnico, nessuna conferma o smentita su un clamoroso esonero di Toma, sembrato rassegnato e con poca voglia di parlare dopo la partita. E’ sicuro che sono ore di riflessione per i vertici della società leccese chiamata a prendere la decisione più difficile a questo punto della stagione che si allunga con l’appendice dei play-off. I Tesoro s’interrogano sull’effettivo beneficio che potrebbe derivare dalla nomina di una nuova guida tecnica per le prossime decisive quattro partite che garantiscono il secondo biglietto per la serie B.

Ingaggiare un nuovo allenatore, ora, vorrebbe dire sottoscrivere un contratto per almeno un biennio. Situazione complicata almeno quanto il tentativo di dover rinsavire una squadra a terra. Altrimenti non si spiega il 2° tempo di Bergamo oltre ad un sistema di gioco mai del tutto convincente al di là di formule e teorie rimaste probabilmente sul campo di allenamenti rigorosamente a porte chiuse.

Testa sulle spalle, ma Toma non riesce forse più a tenere per mano la squadra.

Altre quattro sfide, ma chiamarle così non da la giusta misura di quel che saranno. I giallorossi affronteranno, ben che vada, quattro battaglie. Un mini torneo dove si annullano numeri e valori, dove conterà l’agone, la fame e anche l’esperienza non solo quella personale ma soprattutto quella compattezza di gruppo che squadre come il Carpi conservano da 12 mesi ed è pronto a liberarne gli effetti. Il Lecce dovrà fare i conti anche con questo.

I giallorossi costretti ad allungare il loro viaggio di ritorno dall’inferno di un mese sperando che non ci siano incidenti di percorso. Soffrire fino all’ultimo: è questo il verdetto dello stadio ‘Atleti Azzurri d’Italia’ di Bergamo. Un verdetto e un allarme: bisogna capire quanto questa squadra abbia la testa sulle spalle e quanto Toma riuscirà a portarla lontano. Servono risposte rapide e perentorie. Fatti e non parole. Quelle sì avevano già promosso il Lecce, quattro mesi fa.

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