Cronaca

Rapinatrice in trasferta finisce in Ospedale dopo la fuga

BRINDISI  –  Prima rapina con l’aiuto dei complici, una giolleria ligure, poi si da ad una rocambolesca fuga che si conclude con un balzo di circa sei metri dal balcone del loro covo. E’ successo a Mazzetta, in provincia di La Spezia. Protagonisti 4 brindisini: Caterina Coffa, 44 anni, Roberto Andriulo, 41enne, Maria Petrachi di 26 anni e il 30enne Alessandro Coffa.

La dinamica. Nella serata di venerdì, i quattro armati di pistola, irrompono nella gioielleria ‘Antonietta’ mentre le titolari, Maria Antonietta Deriu e Aurora e Gerbi, madre e figlia, stavano riponendo i preziosi nella cassaforte.

Dopo aver legato le due donne, la banda ha fatto piazza pulita prendendo tutti i gioielli del negozio, per un valore di 100.000 €. I malfattori poi sono fuggiti a bordo di due auto, una Kia e un’Audi A1.

I passanti hanno subito segnalato l’accaduto ai Carabineri che, in poco tempo, sono riusciti a scovare il rifugio della banda. Ormai alle strette, Caterina Coffa ha pensato bene di lanciarsi dal balcone alto 6 metri, dell’abitazione per poter fuggire alle grinfie dell’Arma: per la donna è andata male e poteva andare peggio, visto che si è rotta i malleoli. La 44enne è stata portata in Ospedale.

Per la banda scattano le manette, mentre sono stati denunciati per favoreggiamentoun presutno complice 42enne e il proprietario 27enne dell’abitazione che fungeva da quartier generale dei rapinatori.

Bottino recuperato solo in parte. I militari hanno ritrovato solo i gioielli, per un valore di 20mila euro, che la temeraria Coffa aveva addosso. Dei restanti preziosi ancora nessuna traccia.

Articoli correlati

Trepuzzi, a fuoco l’auto di un imprenditore

Redazione

Assoluzione definitiva per il dottor Gino Pepe

Redazione

Domani i funerali del 40enne deceduto dopo uno scontro in città

Redazione

Tenta di sfuggire al controllo, bloccato e arrestato per spaccio

Redazione

Mafia e politica a Bari, pm chiede confisca casa ex consigliere Olivieri

Redazione

Rione Castromediano, “il bancomat dei ladri d’auto”

Antonio Greco