LECCE – Un colpo di pistola partito per sbaglio e uccise l’amico, che aveva una relazione con sua sorella, il 26enne di origine marocchine Youssef Harmanz. Accusato di omicidio colposo, ha patteggiato nelle scorse ore una condanna a 2 e mezzo di reclusione, Danilo Dell’Anna, 26 anni di Surbo.
I fatti risalgono al novembre del 2011.
Un gioco che, nel giro di pochi istanti, si trasformò in tragedia, davanti agli occhi attoniti delle fidanzate di entrambi. Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Giovanni De Palma, sono state condotte dai Carabinieri del nucleo investigativo, guidati dal Capitano Biagio Marro.
Dell’Anna e le due ragazze furono sottoposti alla prova dello stub, utile a chiarire, attraverso l’analisi dei residui di polvere da sparo, chi impugnasse l’arma al momento della tragedia. I quattro amici si trovavano nella camera da letto della villetta di via Piave, 157 a Surbo, quando Dell’Anna avrebbe deciso di mostrare una delle due pistole in suo possesso.
Si trattava di due armi detenute legalmente. Ma l’imputato non si sarebbe accorto che una delle due pistole era carica: c’era il colpo in canna e avrebbe, inavvertitamente, premuto il grilletto. Un colpo letale che raggiunse il 26enne al collo, uccidendolo. Il patteggiamento, concordato con il Pubblico Ministero Carmen Ruggiero, è stato accolto dal Giudice Giovanni Gallo. L’imputato è assistito dall’Avvocato Gaetano Stea. La famiglia della vittima si è costituita parte civile con l’Avvocato Latislao Massari.