TARANTO – Testi universitari di medicina, letteratura, economia e diritto. Tutti interamente fotocopiati. 86 i volumi cartacei sequestrati. E 471, i file in formato pdf recuperati dalla Guardia di Finanza di Taranto.
Nel mirino delle Fiamme Gialle, sono finite due copisterie della zona dell’Università.
E altrettante sono le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria per riproduzione illecita di opere letterarie. I libri venivano fotocopiati e addirittura era stato creato un vero e proprio archivio, un magazzino virtuale, sempre aggiornato attraverso la digitalizzazione abusiva di testi universitari, alla produzione di copie ‘pirata’ dei testi stessi, sulla scorta delle richieste degli studenti.
A scoprire la magagna i militari del nucleo di Polizia Tributaria di Taranto insieme con il personale della SIAE di Bari. Per legge, la fotocopiatura di opere protette oltre il limite del 15% del volume o peggio, la fotocopiatura integrale di esso, è un reato che prevede pene che vanno dalla multa alla reclusione, fino alla sospensione dell attività commerciale.
Ecco quanto rischiano ora i due commercianti tarantini. E agli studenti, invece, tanto per dire che i libri non sono mai – o quasi – un acquisto sbagliato, una citazione di Emily Dickinson: “Per viaggiar lontano non esiste miglior vascello che un libro”.