SAN DONACI (BR) – Archiviata l’ipotesi Taurino andato via sbattendo la porta, a San Donaci è ormai cosa fatta l’accordo, per certi versi storico, tra PDL, UDC e Noi Centro. I tre simboli, salvo stravolgimenti dell’ultima ora, appariranno insieme uno affianco all’altro, sul manifesto del candidato Sindaco del Centrodestra, il cui nome sarà ufficializzato nelle prossime ore.
Storico, si diceva. Perchè in provincia di Brindisi, un accordo tra Centrodestra e forze di Centro non si vedeva da oltre 4 anni. Un’alleanza vecchio stampo, col tempo scomparsa per le vicende politiche nazionali e soprattutto locali, con la nascita del Laboratorio politico e la accesa dicotomia Vitali-Ferrarese.
Eppure, anche e soprattutto in politica i tempi cambiano. E per fronteggiare un Sindaco uscente, Domenico Serìo, alle prese con dissidi interni al Partito Democratico spaccato in due – a causa dei dissidi tra il primo cittadino e la democratica Antonella Vincenti – ma anche altre due candidature – Marco Pecoraro per Liberi e Forti e Domenico Fina per la Civica Ridisegniamo il nostro Futuro – . In tutto, quindi, gli aspiranti sindaci saranno almeno 4. Davvero tanti in un centro dove, a causa dell’esiguo numero di abitanti, non è previsto ballottaggio.
Ed è anche in quest’ottica che va letta l’alleanza tra PDL e Cattolici che avverrebbe quindi con la benedizione del leader di Noi Centro Massimo Ferrarese e del suo ‘nemico’ Luigi Vitali, ex deputato e Coordinatore provinciale del partito azzurro. Una sorta di tregua, per quanto trasversale, che apre la strada, chissà, ad una nuova strategia. Che questa, poi, possa essere esportata fuori dalle mura di San Donaci, però, resta tutto da vedere.