LECCE – Concedevano prestiti a tassi oltre il 120%, con punte del 300%, ‘strozzando’ le vittime. Queste le accuse con le quali adesso è la giustizia a presentare il conto agli imputati nell’operazione ‘Shylock’, battezzata con il nome dell’usuraio dell’opera shakespeariana ‘Il mercante di Venezia’.
Sono state emesse 7 condanne dalla II sezione penale del Tribunale di Lecce nei confronti di Luigi Cosimo Durante, 72enne di Nardò, titolare della finanziaria ‘Fin.Co’ di Nardò – che dovrà scontare 7 anni e mezzo di reclusione – Andrea Lacirignola, 33enne originario di Campi, condannato a 4 anni; Fernando Persano, 52 anni di Surbo, a cui sono stati inflitti 3 anni e mezzo di carcere; e Graziano Rollo, operaio 32enne di Trepuzzi, condannato a 3 anni; 4 anni e mezzo a Luigi Cinquepalmi, ex autista dell’allora Sindaco di Trepuzzi, 4 anni a Orlando Margiotta e un anno e mezzo a Salvatore Perrone. 28 anni in tutto.
Gli altri 9 imputati sono stati assolti: si tratta di Angelo Quarta, Alessandro Sciannocca, Cosimo Miglietta, Fernando Miglietta, Domenico Miglietta, Luigi Corsano, Gaetano Greco, Antonio Tarantini e Antonio Rizzo.
L’operazione anti-usura fu condotta nel 2010 dai Carabinieri, che arrestarono 19 persone, accusate di aver prestato denaro ad una decina di imprenditori di Lecce, Surbo, Trepuzzi, Nardò e Lequile.
Alcuni di questi trovarono il coraggio di denunciare, facendo scattare l’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, dal Procuratore Capo Cataldo Motta e dal Sostituto Alessio Coccioli, titolare del fascicolo.
Per molti degli imputati è stata esclusa l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso che aveva fatto lievitare le richieste formulate da Coccioli, fino a 73 anni di reclusione.
Dopo gli arresti scattò anche il sequestro di conti correnti bancari, beni mobili ed immobili ed un’auto, per un valore complessivo di un milione di euro.