BARI – Sarà affrontato nella riunione di martedì prossimo, il nodo della nomina del ‘traghettatore’ del Partito Democratico leccese. Ieri, nella riunione della Segreteria regionale, è mancato il tempoper affrontare un argomento così spinoso e che deve delineare il futuro del partito di Lecce, commissariandolo o traghettandolo fino al prossimo Congresso.
Intanto, nella riunione di ieri è stata rivista la squadra dei democratici che compone la Segreteria. Tra i 12 componenti – la metà di quanti ve ne fossero fino ad ora – anche Cosimo Casilli che si occuperà di programmazione e fondi europei, Fritz Massa che vigilerà sulla produzione legislativa regionale, e i tarantini Donato Pentassuglia e Ludovico Vico, quest’ultimo destinato ai rapporti con i sindacati.
Proprio l’Avvocato leccese ribadisce l’esigenza di un Commissario esterno soprattutto per capire, affrontare e risolvere i seri problemi finanziari di via Tasso. Massa critica anche la posizione dei Giovani Democratici che, con un comunicato nei giorni scorsi, avevano chiesto a Salvatore Capone di restare in sella e di essere coadiuvato dai rappresentati sul territorio.
“E’ un’anomala posizione – dice – perchè lo Statuto è chiarissimo. Nel momento in cui il Segretario provinciale ha deciso di candidarsi al Parlamento ha creato una situazione di incompatibilità che, se i Giovani conoscessero bene lo Statuto, le dimissioni per incompatibilità sono fra le regole inderogabili. Occorre ora trovare un ‘traghettatore’, una figura di garanzia, estranea al contesto leccese che venga qui per fare chiarezza prima di tutto sulla grave situazione finanziaria in cui versa il nostro partito e che consenta lo svolgimento del Congresso”.