Blitz della Forestale nei cantieri, controlli e multe a raffica

calema b

CARPIGNANO SALENTINO (LE)   –    8 cantieri, 6 multe e un sequestro. Pare un terno al Lotto, ma sono i numeri delle stangate della Forestale piovute sulla testa delle aziende che, dallo scorso autunno, operano nelle pinete salentine, specie nella fascia adriatica

È stata questa scena, la cippatrice all’opera, a far drizzare le antenne.

Tronchi d’albero triturati ai margini della pineta di S.Marina di Stigliano, a Carpignano.

Su quel bosco di pini, privato, un doppio cantiere, uno per abbattere la necromassa dopo un incendio, l’altro per il diradamento selettivo degli alberi.

Lavori ripetuti pari pari altrove, finanziati dalla Regione Puglia e ritenuti necessari dagli uomini della stessa Forestale che tuttavia, ha dovuto far sentire il proprio fiato sul collo delle aziende. È con loro che arriviamo a Termolito, pineta a ridosso delle Cesine. Anche questa privata. E’ quella su cui la mazzata delle sanzioni è stata più pesante: 5.000 €.

Qui l’intervento programmato e finanziato ha portato all’abbattimento di 300 pini ad ettaro. Saranno sostituiti man mano da un numero pari di lecci e piante di macchia mediterranea, che saranno piantumati a partire da ottobre. È il primo passo verso quell’obiettivo che dovrà portare in tutto il Salento alla totale e progressiva sostituzione delle pinete con le leccete… certo, l’avvertimento è non demonizzare interventi che avrebbero dovuto essere realizzati già vent’anni fa.

I pini sono stati piantati solo per preparare il terreno. Ma una pineta in cui gli alberi hanno tutti la stessa età è destinata a collassare su se stessa. È il motivo per cui la Regione ha iniziato a finanziare i progetti con fondi FESR, sia in aree pubbliche, come Alimini e Porto Selvaggio, dove pure i cantieri sono all’opera, sia in zone private, dove, tuttavia, la la storia si è ripetuta quasi ovunque. sono state riscontrate difformità dalle autorizzazioni regionali nei diametri delle piante tagliate, nella specie e nel numero. A volte, è stato necessario scovare le ceppaie nascoste sotto le foglie.

Le multe, per complessivi 11.700 €, sono state elevate nei confronti delle imprese BioPuglia e Colagiorgio, che le stanno impugnando: oltre ai 5.000 € a Termolito, 1.000 € per le pinete di S.Andrea, Solicara-Giammatteo a Lecce, Specchiulla, due multe da 1.000 e 2.700 € a S.Marina di Stigliano. Indenni i cantieri di Bandino e Masseria dei Turchi, a Otranto. A Torcito, a Cannole, il sequestro ha assorbito anche le sanzioni pecuniarie.

Il dubbio rimane. Quanto questi cantieri c’entrano con le biomasse? Il cippato di legno, infatti, viene rivenduto ad alcune centrali, soprattutto calabresi. Si taglia per rifornirle? E si taglia di più per guadagnare? Per il progettista responsabile di quasi tutti i cantieri, Gianluca Cannoletta, non è così.

Quanto incassato dalla vendita dovrebbe essere decurtato dai finanziamenti pubblici ricevuti, per evitare il doppio guadagno. Ma le somme potranno essere tirate, davvero, solo alla fine.

 

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