BRINDISI – Due mesi senza stipendio e orario di lavoro ridotto. La FP CGIL riaccende i riflettori sul disagio dei dipendenti delle cooperative ‘Alba’ e ‘Accaparlante’ che si occupano di assistenza domiciliare integrata nei Comuni dell’ambito territoriale BR/4.
Dopo un Natale senza soldi, scrive in una lettera aperta il Segretario Vincenzo Cavallo, numerose famiglie rischiano una Pasqua ancora più difficile, malgrado le promesse di un’imminente soluzione e l’attesa di un incontro chiarificatore rinviato e mai più convocato.
Nonostante la consapevolezza delle difficoltà economiche in cui versa l’Ambito Territoriale di Mesagne, la CGIL è sul piede di guerra, pronta ad affrontare la questione dal punto di vista legale e sindacale sia nei confronti delle cooperative che nei confronti dell’ente appaltante. La problematica, precisa Cavallo, non può essere scaricata tutta sui dipendenti e gli utenti, occorre agire per trovare un’immediata risposta, e quindi provvedere alla retribuzione immediata delle mensilità arretrate.
I lavoratori sono infatti angosciati e guardano con preoccupazione al loro futuro lavorativo oramai ridotto all’osso. Per questo, conclude il Segretario territoriale, le Amministrazioni e i Sindaci non si possono nascondere dietro i bilanci: in ballo c’è la qualità dell’assistenza domiciliare integrata, i cui problemi, non si risolvono tagliando le ore di assistenza in modo lineare e non pagando puntualmente gli stipendi.
E questo è solo uno dei tanti ostacoli al buon funzionamento dei servizi sociali offerti nei 9 Comuni appartenenti all’ambito: a causa dei tagli, infatti, è peggiorata la qualità dei servizi di integrazione scolastica per i ragazzi diversamente abili, di assistenza educativa e delle attività svolte nei Centri Diurni, nonostante i lavoratori continuino a garantire impegno, passione e professionalità.