Processo Vantaggiato, Parato non ce la fa e si alza dal banco dei testimoni

scrittore

BRINDISI  –  Tentenna, poi decide di provarci, raggiunge il banco dei testimoni ma alla prima domanda del PM crolla e abbandona l’aula. Ancora troppo forte il dolore fisico e psicologico per Cosimo Parato, l’imprenditore di Torre S.Susannarimasto gravemente ferito nell’attentato del 2008, per il quale è imputato Giovanni Vantaggiato.

L’ex socio in affari dello stragista di Brindisi non è in grado di partecipare all’ottava udienza del processo e così il Presidente Cucchiara fa slittare l’interrogatorio.

Parato si ripresenterà in Tribunale con il macchinario che lo sostiene e lo nutre nella vita di tutti i giorni: impossibile spostare la corte nell’abitazione di Torre Santa Susanna, come in un primo momento aveva proposto il PM Cataldi.

In aula si vivono momenti di tensione: provata dalla situazione, Selena Greco, una delle studentesse rimaste ferite nell’attentato  alla ‘Morvillo Falcone’, scoppia in lacrime. Nonostante la giovane età e i segni dell’esplosione su tutto il corpo, lei e le sue compagne di scuola sono riuscite a parlare nelle prime udienze del processo e si aspetterebbero la stessa determinazione da parte di un adulto.

Ma l’esame dei testimoni non si ferma. La pubblica accusa ha, infatti, ascoltato i medici che hanno avuto in cura Cosimo Parato e il Maresciallo Francesco Lazzari che nel 2008 guidava la Stazione dei Carabinieri di Torre S.Susanna.

Dal Comandante arriva la conferma che Parato all’epoca fece il nome di Vantaggiato. Ma questo evidentemente non bastò a incriminare l’imprenditore di Copertino che, 4 anni dopo, ha portato a termine la sua vendetta contro la giustizia.

 

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