
SURBO (LE) – “Questa è una rapina, datemi tutti i soldi che avete!”, ma gli è andata decisamente male ed ha rimediato le botte e l’arresto. È successo a Surbo, in via Petrarca. Un rapinatore solitario, con il volto coperto da uno scaldacollo ed armato di una pistola a tamburo ha fatto il suo ingresso nella ricevitoria e centro scommesse ‘Elen@ point’.
Si è fatto consegnare denaro, telefoni cellulari e le chiavi del bagno – per chiuderci dentro commesse e presenti – ed avrebbe anche colpito un cliente alla testa con il calcio della pistola.
Ma, dopo un primo momento di terrore, titolari e clienti non si sono fatti intimidire: sono saltati addosso al bandito, lo hanno disarmato e bloccato.
Gli hanno scoperto il viso ed hanno riconosciuto un loro compaesano: Andrea Rosafio, 37 anni, agli arresti domiciliari per precedenti reati.
Nel frattempo sono state chiamate le forze dell’ordine. Sul posto sono arrivati i Carabinieri: questi ultimi hanno arrestato Rosafio e lo hanno portato in caserma, dove poco dopo è arrivata anche un’ambulanza. I sanitari hanno medicato le ferite rimediate dal rapinatore durante la colluttazione e poi lo hanno accompagnato in ospedale, dove gli è stata diagnosticata una frattura facciale.
In due giorni è il secondo episodio di ‘giustizia privata’: venerdì sera a Lecce la stessa sorte è toccata a due rapinatori che hanno assaltato, con un’arma giocattolo, la ricevitoria-tabacchi in via Taranto, a Borgo Pace. Anche in quel caso i presenti sono riusciti a bloccare i malviventi ed a consegnarli alle forze dell’ordine.
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Foto di Sandro Pagliara
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