
LECCE – Un incontro a più occhi, per cercare di trasformare la rabbia comune in agenda di impegni. Il forum voluto dal candidato alla Camera per il MIR, Paolo Pagliaro, con le associazioni ambientaliste salentine è stato pensato in quest’ottica, per mettere a frutto le denunce sulle violenze al territorio attraverso una richiesta di impegno alla politica.
Ad essere presenti, alle ‘Officine Cantelmo’ di Lecce, nel pomeriggio di venerdì, WWF, Legambiente, Naturalmente, Anfea, Italia Nostra, Forum Ambiente e Salute, Forum Amici del Territorio, Protezione Civile e Cittadinanza Attiva.
Ognuno con le proprie strategie, con le proprie battaglie e richieste.
Ma con un denominatore comune: fermare il consumo di suolo, messo a rischio dall’avanzata delle nuove mega-arterie stradali, dell’espansione edilizia, dall’apertura di nuove cave per alimentarla, dalla nascita di nuove discariche e dalla non capacità di procedere spediti verso la strategia rifiuti zero.
Ne è venuta fuori una visione di Salento di certo comune tra le associazioni, in questi anni voce critica e coscienziosa sul territorio.
Al centro le prospettive, ma anche le contingenze.
L’Ilva in primis, che secondo il candidato del MIR dovrebbe essere chiusa.
E poi Cerano, a Brindisi, “che dovrebbe essere convertita”.
Attenzione puntata anche sul risanamento edilizio, il contenimento della costruzione di nuove abitazioni, la riqualificazione dell’esistente e il finanziamento delle demolizioni.
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