ORIA (BR) – Traffico di badanti georgiane. Pene ridotte per i tre responsabili di sfruttamento dell’immigrazione clandestina, arrestati a Oria nel gennaio 2011. La Corte d’Appello ha alleggerito le condanne rispetto alla sentenza di 1° grado: 4 anni di reclusione per Lia Chkeidze, 46enne originaria della Georgia, a cui inizialmente era stata inflitta una pena di 5 anni e 9 mesi.
Giovanni De Bari e Marcello Guidone, invece, dovranno scontare rispettivamente 3 e 2 anni di carcere.
I tre favorivano l’ingresso e il soggiorno di cittadine georgiane, non in regola, in Italia. Donne che, per lo più, venivano impiegate come badanti o come braccianti agricole e che erano tenute a consegnare una percentuale dei soldi guadagnati.
Parte dello stipendio, infatti, veniva consegnato a De Bari e alla moglie. Guidone svolgeva, invece, il ruolo di intermediario ed era incaricato di trovare il lavoro alle extracomunitarie.
Le cittadine straniere venivano quindi impiegate presso famiglie italiane , in qualità di ‘badanti’. E a quel punto i coniugi De Bari intervenivano per la richiesta di un compenso in percentuale sul primo stipendio. Ma in realtà, poco dopo l’assunzione, marito e moglie, con una strategia di persuasione, riuscivano a ottenere il licenziamento delle badanti per poi ricollocarle altrove e ricominciare il giro.
Tuttavia è stata esclusa l’accusa di estorsione e associazione a delinquere. Confermata, invece, per De Bari l’accusa di molestie nei confronti di diverse cittadine georgiane.
